Lineapelle Young Designer Edition 2024

Giovedì 4 luglio 2024, nel corso della prima edizione di Lineapelle Young Designer Edition, presso lo Spazio Lineapelle e l’antistante Piazza Tomasi di Lampedusa a Milano, Michele Jesus Incasa e Vincenzo Pellegrini, studenti del Corso di Laurea in Design della Moda hanno presentato una selezione di outfit del drop di collezione sviluppato nel Laboratorio di Sintesi Finale Fashion Design, coordinato dalla prof.ssa Chiara Colombi. L'evento, promosso da Lineapelle, con il patrocinio di Regione Lombardia e Comune di Milano, ha celebrato la creatività di giovani designer che interpretano al meglio la pelle.

Michele Jesus Incasa, spiega che il suo progetto “Archetipo” è un’esplorazione del concetto di forma che prende ispirazione a livello evocativo da vari riferimenti: la fotografia concettuale di Ghirri, il lavoro di Munari, l’arte astratta di Paul Klee e la scultura moderna e contemporanea come quella di Picasso e Max Hearst. Da qui la definzione di silhouette con volumi non anatomici e geometrici. Nascono così un mini abito giallo in pelle scamosciata di capra, uno chemisier realizzato con pelli di agnello, una gonna a portafoglio e un top con manica a kimono realizzati con pelli di agnello. Il limite imposto dalle dimensioni ridotte dei pezzi ha portato a costruire il capo come un collage di più parti. Per valorizzare i materiali, tutti i capi sono privi di rifiniture, garzie all'uso di tagli al vivo e l'uso di paramonture.

Vincenzo Pellegrini racconta così il suo progetto, intitolato “Hell of Praying”: "L’uomo contemporaneo non crede più al sangue. Al divino. Al trascendentale. Tutto è ridotto al corpo materiale delle cose, che ha un impatto visivo ed emotivo intenso poiché questo corpo è tremendamente reale e tangibile. Questo bagno brutale di realtà si rivela alla vista, nella mia collezione, tramite il colore rosso, più opaco e materico rispetto alla preponderanza del nero che si presenta con superfici levigate. La pelle torna alla vita acquisendo nuove forme che costringono il corpo, oscurandolo interamente con una forma semplice ma plasmabile, transitoria, votata alla caducità,  come nella felpa crewneck in pelle sintetica a memoria di forma interamente doppiata con pecari adesivato. O ancora, costringendo la nudità con forme che emulano il corpo, ma lo sintetizzano, come nell'abito lungo in mesh bielastica con scollo all’americana e applicazioni in pelle di agnello nappata rossa doppiate, costruite a moulage, e coppe modellate a pelle bagnata.